PROPOSTA DI RIFORMA DEI CONSORZI DI BONIFICA CALABRESI
IDEE DA CUI PARTIRE PER COSTRUIRE UN NUOVO MODELLO DEI CdB

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I. REVISIONE DELL’ORGANIZZAZIONE DEI CdB E DELLA LORO RAPPRESENTANZA

L’obiettivo è quello di garantire una rappresentanza, vera e ampia, dei soggetti coinvolti dalle azioni dei
CdB. E’ necessario stabilire criteri oggettivi di rappresentanza che non dipendano dal pagamento o meno del contributo per godere del diritto di voto ma, soprattutto, che non sia volto a strumentalizzazioni di parte che rischiano di avere l’effetto contrario di riduzione della rappresentanza.

II. RIPERIMETRAZIONE DELLE AREE E RIDUZIONE NUMERICA CONSORZI DI BONIFICA

L’obiettivo è snellire le strutture di coordinamento e gestione territoriale riducendo il numero dei consorzi e, pertanto, degli uffici adibiti a servizi centrali. La Regione aveva già avviato uno studio a riguardo, da riprendere e approfondire. L’Ipotesi sarebbe realizzare 4 macro aree una per ogni provincia esclusa VV e CZ che ne formerebbero una sola.

III. ELIMINAZIONE DEI PIANI DI CLASSIFICA

L’obiettivo è che il servizio offerto nei fondi sia visibile, concreto e condiviso con il proprietario del fondo stesso; nessuna azienda deve pagare un servizio non effettivamente erogato e ricevuto.
E’ necessario che il servizio non sia presunto, come oggi con i piani di classifica, e l’onere di provare di
non averlo ricevuto non sia in capo alle aziende.

IV. DEFINIRE I CONFINI DEI RUOLI FRA REGIONE CALABRIA E CdB

L’obiettivo è di rendere chiari i ruoli e i confini fra la Regione e i CdB per comprendere le responsabilità di ciascuno e per garantire servizi in modo tempestivo.

Unificazione dei costi di spesa. (centrale di spesa)

Realizzazione di una Regia Regionale tra Consorzi e Regione per valutazioni priorità sui grandi progetti.

  • rivedere il ruolo dell’URBI;
  • CENTRALITA’ DI ALCUNI SERVIZI ES. Buste paghe. Progettazione. Ecc…..

V. ELIMINAZIONE ATTIVITA’ DI FORESTAZIONE DAI CdB

L’obiettivo è di definire le attività tipiche dei CdB da cui escludere quella della forestazione, tipica di altri
enti. Ridefinire e differenziare gli enti para-pubblici di servizi per perimetro e attività di competenza
renderebbe più efficaci e più efficienti in termini economici i servizi.

VI. PIANO DI DISSESTO IDROGEOLOGICO

L’obiettivo è di potenziare l’attività di prevenzione del dissesto idrogeologico. Per far ciò, è importante che i Consorzi abbiano un’autonomia progettuale.

VII. PIANO IRRIGUO NAZIONALE

L’obiettivo è di potenziare l’attività principale dei CdB, soprattutto quelli del domani, cioè garantire il
servizio irriguo alle aziende agricole e di allevamento. Per far ciò, è importante che i Consorzi abbiano
un’autonomia progettuale. E’ necessario agire sia per potenziare le strutture irrigue sia per estendere il
sistema idrico, affinché sia garantita l’acqua ad un bacino sempre più ampio di aziende.

VIII. FONDI PNRR, FONDI AMBI/URBI, FONDI UE E NAZIONALI

L’obiettivo è di creare un’autonomia economica dei CdB rispetto alle casse regionali. Una buona
progettazione può intercettare risorse interessanti dedicate alle attività riguardo il sistema idrico e al piano di dissesto idrogeologico, in particolare. Soprattutto, ciò ridurrebbe l’onere in capo alle aziende agricole e di allevamento servite dai CdB.

IX. BILANCIO PARIFICATO E AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE

L’obiettivo è di creare un’amministrazione trasparente e partecipativa. L’obiettivo è avere i Bilanci che
abbiano le stesse modalità che mirano a realizzare come modello il Bilancio Europeo . Tra gli obiettivi,
visto il ruolo in cui i CdB sono chiamati ad assolvere nel prossimo futuro, a partire dal bilancio 2023
parallelamente al bilancio tradizionale predisporre il BILANCIO SOCIALE quale strumento di verifica e di
partecipazione sociale.

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